Egregio Presidente,
abbiamo saputo che è intenzione Sua, e dell’Amministrazione da Lei rappresentata, procedere alla realizzazione in contrada Cappuccini di un Polo Scolastico con l’avvio dei lavori per la costruzione di una struttura che ospiti l'Istituto Tecnico Agrario e l'Istituto per Geometri. Le scriviamo perché fortemente preoccupati per tale progetto e per esternarLe i nostri sentimenti in merito.
Siamo un gruppo di ex allievi dell’Istituto Tecnico Agrario e riteniamo che la costruzione dell'opera in quel luogo, lontana dal realizzare gli obiettivi che si pone, non sia necessaria, perché deturperebbe il paesaggio e cambierebbe irreparabilmente il volto di un'area che andrebbe, invece, salvaguardata e valorizzata. La zona, infatti, è un sito di interesse archeologico dove i saggi eseguiti hanno evidenziato la presenza di sepolture superficiali, un muro di conci e stratificazioni rivelatrici di frequentazione umana nei secoli passati.
Purtroppo nel novecento, troppo spesso a Larino si è costruito, per la scarsa sensibilità dell'epoca, in zone archeologiche, rovinando un patrimonio millenario.
Quanta cultura e quanta arte andranno sprecate, quante occasioni di lavoro sostenibile perse e quante risorse storiche, turistiche e ambientali non potranno più essere valorizzate come meritano?
E' questa la lezione che le istituzioni vogliono dare alle nuove generazioni ?
La nostra scuola, l'unico Istituto Tecnico Agrario della regione, vorrebbe continuare a formare i ragazi, nella maniera migliore e più efficace, così come ha sempre fatto nella sua lunga storia.
Una realtà che, in maniera lungimirante, veniva istituita in Molise nel 1958 per creare tecnici che potessero migliorare la nostra agricoltura.
Ma per fare ciò, la scuola deve garantire agli studenti la possibilità di svolgere quotidianamente le attività pratiche degli insegnamenti agrari portando gli allievi, in pieno campo, a toccare con mano i processi e i risultati delle attività studiate in classe.
Il Villino Petteruti-Romano con i suoi terreni di proprietà provinciale è, sicuramente, il luogo ideale dove poter situare la nostra scuola. Gli studenti avrebbero i terreni sufficienti per poter compiere le loro attività tecnico-pratiche senza costi aggiuntivi per l'ente provinciale.
Il Villino, se adeguatamente recuperato, potrebbe ospitare gli uffici amministrativi e parte delle aule - come avveniva prima del sisma del 2002 - mentre i restanti spazi didattici, con laboratori e palestra potrebbero essere posti in un nuovo edificio nelle sue immediate vicinanze, su terreni dove non ci sono né reperti archeologici, perché già indagato, né problemi di dissesto idrogeologici come si risulta dalla carta aggiornata della protezione civile.
In questo modo si avrebbe un notevolissimo risparmio per la pubblica amministrazione sia per la riduzione volumetrica dell'edificio da progettare e realizzare, sia perché si utilizzerebbe del suolo che è di proprietà della provincia evitando gli esborsi di un esproprio.
La scelta, inoltre, rivaluterebbe un’intera area posta fra il Centro Storico di Larino ed il Pian San Leonardo rivitalizzando il tessuto urbano intorno alla stazione ferroviaria.
Inoltre si restituirebbe a Larino un edificio Liberty, restaurato, di pregevolissimo valore storico-architettonico rendendolo fruibile alla parte migliore della comunità, i suoi giovani.
Per tutti questi motivi, Le chiediamo di ripensare le scelte che in questi giorni, è proprio il caso di dirlo, si stanno mettendo in campo.
Signor Presidente, la sfida è sulla formazione di una nuova generazione migliore della precedete; sfida alla quale siamo certi Ella non si sottrarrà.
Con i migliori saluti, gli
Ex ALLIEVI dell’ISTITUTO TECNICO AGRARIO